mercoledì 29 dicembre 2010

Giuseppe - Occorre saper cogliere i particolari...

In questa intervista si parla di:

1. Nome? Anni? Luogo di nascita? Cosa studi attualmente?
  Giuseppe, ho 25 anni e sono nato a milazzo. Ho appena terminato l'abilitazione come biologo.

2. Qual è stato il vero motivo della tua partenza? Vorresti raccontarci il momento in cui hai preso la decisione di partire?   
Sono partito perchè sapevo, da informazioni che avevo raccolto da studenti che frequentavano l'università in sicilia o in calabria e da gente che in qualche modo aveva contatti con le università, che le strutture universitarie erano davvero scadenti (in particolar modo per delle facoltà come la mia), la formazione spesso non era delle migliori ed il rapporto con i professori era difficile. Queste motivazioni mi hanno fatto pian piano pensare ad andare via dalla mia città e cercare qualcosa di meglio. Queste sono state le basi che mi hanno portato a cercare e scoprire le altre realtà distanti da casa e quando ho letto piani di studio e metodi didattici di altre università del nord italia mi sono subito convinto che potesse essere la giusta scelta, li ho contattati ed in brevissimo tempo mi hanno risposto dandomi tutte le informazioni che volevo, vista la disponibilità e il dettaglio del piano di studi la scelta è stata naturale.

3. Ti è stato facile integrarti con una realtà in qualche modo differente? La difficoltà più grossa che hai trovato? 
All'inizio è stato difficile ma la fortuna ha voluto che incontrassi le persone giuste, persone come me che stavano vivendo una nuova realtà, questo ha portato alla nascita di solide amicizie che hanno reso l'integrazione molto facile. La difficoltà più grossa che ho trovato è stata quella del metodo di studio che era molto differente da quella adottata da me fino a quel momento, il capire il vero obiettivo dello studio mi ha aiutato a comprendere come meglio studiare. 

4. Se dovessi suggerire ad un amico un motivo per lasciare la tua città d'origine e uno per restarci, cosa gli diresti?
 Un buon motivo per lasciare la città è quello di avere una possibilità di arricchirsi SENZA limitazioni in realtà che sanno e che offrono stimoli e supporti migliori. Il motivo per restarci, a parte la lontananza dalla famiglia e dagli amici d'infanzia, sinceramente non ne vedo (questa è la mia esperienza almeno).

5. Il tuo luogo d’origine è stato motivo di discriminazione o vantaggio? 
Nè motivo di discriminazione nè di vantaggio. Semplimente ci si rende conto che, confrontandosi con coetani di altri luoghi, si è differenti e simili su molti aspetti, occorre saper cogliere i particolari che ci danno motivo di crescita e razionalizzare nel modo giusto i particolari che ci penalizzano.

6. Che lingua (o dialetto) vorresti che tuo figlio parlasse? 
L'inglese.

7. Ogni quanto tempo torni a casa? Scegli il treno, l'aereo o cos'altro?
 
Tre volte l'anno ed uso l'auto.

8. Finiti gli studi pensi di ritornare nella tua città?  
Ho già finito gli studi comunque non sarei tornato nella mia città d'origine. Le significative realtà lavorative purtroppo sono solo da roma in su, in particolar modo nel mio settore.

9. Se avessi il potere di cambiare una sola cosa nella tua città cosa cambieresti?  
Non è una risposta semplice ma credo che cambierei l'università, farei in modo che i ragazzi non debbano abbandonare la loro terra per avere delle offerte universitarie migliori.

10. Primo approccio con i tuoi colleghi universitari. In confronto ad essi come ti è sembrata la tua preparazione?
  Mi vien da ridere, mi sembrava davvero di venire da un altro mondo. Mi son reso conto di avere una preparazione molto diversa e per molti aspetti peggiore. Volontà. Ho dovuto fare tanti sacrifici per poter allinearmi agli standard di preparazione che occorreva avere per rimanere al passo degli studi universitari.

11. In quanto tempo pensi di trovar lavoro una volta terminati gli studi? 
Non ho idea, la maggior parte dei miei colleghi subito dopo aver terminato gli studi ha trovato qualcosa da fare, spero in breve tempo. La voglia e la passione non mancano, speriamo di trovare qualcuno che creda in me.

12. Qual è il tuo parere in merito alla lettera del direttore della Luiss Carli scritta al proprio figlio? Hai intenzione di avere un esperienza all'estero nel corso della tua carriera da studente?
Penso che vista la "magnifica" offerta che il nostro paese ci offre, l'estero sia la scelta migliore ma non tutti siamo disposti ad andare via dalla nostra terra anche se abbiamo tanta voglia di crescere e dedicarci al lavoro al quale abbiamo dedicato tante ore di studio. Non ho fatto esperienze all'estero per mia scelta ma se avessi voluto una formazione più completa avrei dovuto dedicare almeno 6 mesi ad attività fuori dall'italia.

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